Elettrostimolazione: FAQ – domande frequenti

punti motori dell'elettrostimolazioneElettrostimolatore

Elettrostimolazione: a cosa serve ?

L’elettrostimolazione muscolare è una tecnica consolidata che agendo sui punti motori del muscolo riproduce la contrazione muscolare e quindi il reale allenamento.

L’elettrostimolazione è soltanto muscolare?

No. La stimolazione a mezzo elettrostimolatore può essere diretta anche ai terminali nervosi, a mezzo impulsi detti tens. Inoltre la stimolazione con correnti di iontoforesi (ionoforesi) consente la veicolazione dei farmaci.

Tutti gli elettrostimolatori muscolari sono adatti ed efficaci?

Non tutti. I risultati dell’ elettrostimolazione possono essere falsati dall’uso di uno strumento non idoneo, o da programmi non idonei. Lo strumento per l’elettrostimolazione deve essere un generatore di corrente costante, con impulsi rettangolari compensati e simmetrici e impulsi tens (biotens), con programmi calibrati secondo precise frequenze (da 1 a 120 Hz) e cronassie o larghezze d’impulso (da 30 a 450 microsecondi).

Qual è la differenza tra generatore di corrente costante e generatore di tensione?

Il generatore di tensione è uno strumento ormai superato, sostituito dal generatore di corrente costante. La differenza sostanziale fra i due generatori consiste nel fatto che il generatore di corrente costante è in grado di adattarsi all’impedenza o resistenza, dei diversi tessuti (pelle, adipe, ecc.) che si interpongono fra gli elettrodi ed il motoneurone da stimolare. L’impulso per essere realmente efficace deve simulare la contrazione volontaria. Deve giungere al motoneurone con una carica elettrica calibrata. Lo strumento di elettrostimolazione deve rispettare le due legge fondamentali. La legge di Weiss (1901) e la legge di Lapique (1909), le quali dimostrano che il risultato della stimolazione elettrica è correlata alla quantità di corrente che passa nell’unità di tempo. Il generatore di corrente costante, per essere efficace, deve apportare una quantità di corrente necessaria, in un certo tempo.

Quali sono le correnti o impulsi adatti alla stimolazione?

Gli impulsi che hanno fatto la storia dell’elettrostimolazione sono le correnti faradiche, le correnti Kotz, le corrente sinusoidali; oggi questi tipi d’impulso sono erogati dai generatori di tensione (vedi sopra) e sono tecnologicamente superate.
I moderni tipi d’impulso, che consentono di tutelare il comfort e la sicurezza dell’utilizzatore, sono gli impulsi rettangolari compensati o simmetrici, gli impulsi TENS (transcutanic electric nerve stimulation – stimolazione elettrica ai terminali nervosi) e gli impulsi di iontoforesi, interrotta a 4000 Hz. Gli impulsi devono essere calibrati secondo due variabili: frequenza (impulso al secondo in Hz) e cronassia (larghezza dell’impulso in microsecondi – Ton).

Quali sono le tipologie di trattamento dell’elettrostimolazione?

L’elettrostimolazione si divide in tre settori di utilizzo: stimolazione muscolare (EMS-FES), TENS o stimolazione ai terminali nervosi (terapia del dolore) e Ionoforesi (o Iontoforesi).

Quali tipo d’impulso sono adatti per le diverse tipologie di trattamento?

L’impulso rettangolare compensato simmetrico prodotto da un generatore di corrente costante è ideale per i trattamenti di elettrostimolazione muscolare EMS, FES. La stimolazione ai terminali nervosi è ideale per i trattamenti antalgici ed estetici di adiposità localizzata AL e di pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica PEFS detta “cellulite”. La ionoforesi è ideale per la veicolazione dei farmaci.

Con l’elettrostimolazione si stimola direttamente il muscolo?

No, la stimolazione passa attraverso il nervo motore del muscolo. Soltanto per i casi di muscoli denervati (in fisioterapia) si stimola direttamente il muscolo, con impulsi dedicati. Per le applicazioni lipolitiche e di terapia del dolore, la stimolazione passa attraverso i terminali nervosi di superficie.

Che tipo di attività deve essere la stimolazione muscolare?

La stimolazione muscolare è un lavoro di tipo isometrico.

Perché la “stimolazione isometrica” è preferibile alla “stimolazione in dinamica”?

La stimolazione isometrica è più sicura e più confortevole della stimolazione in dinamica (stimolazione su uno stesso gruppo muscolare, abbinata ad attività in movimento). Nella stimolazione in dinamica non c’è controllo circa la qualità/quantità di allenamento, se non a mezzo di dinamometri e di elettromiografi. Inoltre la dinamica unisce la stimolazione indotta (dall’elettrostimolatore) allo stimolo volontario. Un doppio lavoro per una fatica fisica enorme, che mette a dura prova il sistema tendineo-muscolare ed il sistema flebologico. Le applicazioni conosciute in dinamica, sono per gli atleti professionisti ad altissimo livello e sotto controllo medico. Pertanto chi intende attuare la stimolazione in dinamica e in considerazione dei possibili rischi, suggeriamo lo stretto controllo medico.

Quali sono le controindicazioni dell’elettrostimolazione?

L’elettrostimolazione non ha controindicazioni, ma è vietata ai portatori di pace maker, alle donne in gravidanza e agli epilettici. E’ suggerito il nullaosta del medico curante, come per la pratica dell’attività fisica e dello sport.

Come faccio a sapere se posso usare l’elettrostimolatore?

In caso di dubbi circa l’utilizzo, vi suggeriamo di consultare il medico curante per il nullaosta.

Per cosa è efficace l’elettrostimolazione?

L’elettrostimolazione è efficace per lo sport (EMS), per l’estetica (AL, PEFS), la riabilitazione (FES e TENS) ed il benessere.

Cosa è un canale in elettrostimolazione?

Un canale è composto da due elettrodi, uno con polo positivo e uno con polo negativo , applicati sulla cute.

Quanto tempo deve intercorrere fra due cicli di elettrostimolazione?

E’ suggerito un periodo utile di almeno una settimana fra un ciclo di stimolazione e l’altra.

Quante parti del corpo si possono stimolare in un giorno?

A piacimento, tenendo in considerazioni le zone di trattamento. La teoria dello sport suggerisce durante lo stesso allenamento, di trattare i gruppi muscolari della stessa zona. Per esempio il lunedì si allenano pettorali, dorsali, deltoidi, tricipiti, bicipiti… senza allenare nella stessa seduta i gruppi muscolari della zona inferiore del corpo. L’utilizzo massimo suggerito è di un ora circa.

A quale intensità si deve utilizzare l’elettrostimolatore?

L’intensità, varia a secondo del soggetto e del tipo di applicazioni. Sicuramente è da utilizzarsi sotto la soglia del dolore reale. Suggeriamo di utilizzare l’elettrostimolazione sotto controllo medico o di preparatori sportivi preparati,e comunque di non superare mai i 60 mA per i programmi muscolari (tutti i tipi di forza, tono rassodamento, ecc.). Per la tens ad uso antalgico l’intensità deve essere bassa, sensibilmente sotto la soglia del dolore e non stimolare i muscoli sottostanti. Per uso lipolitico l’intensità varia a piacimento dell’utilizzatore.

L’elettrostimolazione è pericolosa per gli atleti?

No. Lo confermano i pareri degli esperti.

L’elettrostimolazione è doping?

No. Secondo le normative europee e mondiali l’elettrostimolazione non è una attività di doping. Anzi, il ministero della sanità ha codificato le norme particolari di sicurezza per gli stimolatori muscolari con legge CEI 62-24 del 1997-10 classificazione 62-24 (vedi sul sito web: sanita.it). Il parere degli esperti scientifici conferma le leggi.

Lo shop di miasanitaria propone in vendita una serie di elettrostimolaotri selezionati  mentre su oneshop.it è presente il Globus Elite, un elettrostimolatore tra i più richiesti.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *